mercoledì 28 luglio 2010


Inquieta Gioventù

L’inquietudine giovanile
è un vaso prezioso che va a pezzi;
è qualche cosa che i giovani
hanno costruito con intelligenza e amore
a dispetto dell’indifferenza degli altri
che purtroppo regalano solo solitudine.
Alcuni miei figli dati in affido
“molestavano” i genitori adottivi
chiamandoli “papà” e “mamma”,
titolo onorifico di cui spesso
non sono degni neanche i genitori naturali.
Ma il bambino che è poeta
non può non sognare che domani,
quando sarà un uomo,
diventerà un re
e a volte questo re incontra soltanto
ranocchi che non saranno mai principesse:
e così il grande artista che,
eludendo il pensiero della morte,
si offre come olocausto
alla vita stessa e alla gioia del mondo.
Questa è la causa a volte
delle sconfitte giovanili.
Questa è la causa
dell’inquieta gioventù.

Milano,Aprile 2007
(testo di Alda Merini per l’opera “Inquieta Gioventù”
di Lorenzo Maria Bottari)

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